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Manuela Valentini
"Università degli Studi di Urbino Carlo Bo"
Itàlia
plugins.themes.xejournal.article.authorBio
Cecilia Stefanini
Itàlia
Vol. 9 No 2 (2020): Malaguzzi: cien años de luz pedagógica, Miscelánea, plugins.themes.xejournal.article.pages 151-173
plugins.themes.xejournal.currentIssueSubmitted: 01-07-2019 plugins.themes.xejournal.currentIssuePublished: 16-04-2021
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Resum

La seguente analisi di contenuto invita a considerare l’ipotesi di una coesistenza di metodi differenti concernenti l’apprendimento della scrittura e della lettura all’interno della educazione tradizionale: quanto e cosa attingere dalla filosofia del metodo Montessori per migliorare l’alfabetizzazione e i risultati degli alunni ai test sulle abilità linguistiche? Che genere di impatto avrebbe la trasposizione del movimento, tipico dell’approccio multisensoriale, all’interno dell’educazione convenzionale, la quale basa il proprio insegnamento prevalentemente su capacità mnemoniche, visive e grafo-motorie? Un approccio altamente strutturato sarebbe in grado di arricchire i metodi e le tecniche attualmente in uso nella scuola comune? Il metodo multisensoriale può contribuire ad ottimizzare l’offerta formativa di alcuni setting particolari o rendere maggiormente valida l’esperienza scolastica di studenti deboli e svantaggiati? Esiste un rapporto diretto tra il numero di anni di istruzione montessoriana ricevuta dallo studente ed il suo rendimento scolastico relativamente alle abilità linguistiche? A queste domande proviamo a dare delle risposte attraverso l’analisi di diciotto studi internazionali, selezionati dopo un’attenta e scrupolosa ricerca bibliografica, i quali prendono in esame studenti appartenenti alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado, tenendo in considerazione un range di tempo che va dall’anno 1999 all’anno 2015.

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