Laudato si'. Sfide educative tra Expo 2015 e COP 21
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Abstract
Laudato si’, l’enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune, promuove la rilevanza di percorsi pedagogico-educativi per la governance dello sviluppo umano, incoraggia buone pratiche di ricerca su scala internazionale e locale. Accordi politici ed economici multilaterali, progetti di sviluppo territoriali richiedono di sostenere la formazione della coscienza personale, la responsabilità intra e intergenerazionale tra i popoli, una salda fiducia nella cooperazione.
Una tra le questioni chiave del testo è la richiesta di globalizzare la solidarietà. Nel messaggio inaugurale in occasione dell’esposizione universale di Milano, l’1 maggio 2015, il Santo Padre ha richiamato la rilevanza della manifestazione per comprendere i drammi del cibo, tra abbondanza e scarsità, denutrizione e obesità. Il tema di Expo, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, così essenziale per non rimanere solo il tema di un evento temporaneo, deve tradursi “nella coscienza dei volti di milioni di persone che oggi hanno fame, che oggi non mangeranno in modo degno di un essere umano”. La stesura dell’enciclica incrocia le principali questioni ambientali, che hanno una dimensione globale e precede di alcuni mesi l’United Nations Climate Change Conference (COP 21), appuntamento internazionale del 2015 sullo stato della casa comune. Nel simposio di Parigi le nazioni sono chiamate a prendere ufficialmente posizione sul climate change, questione globale che sintetizza la sostanziale noncuranza con cui le politiche internazionali hanno trattato il pianeta. La “coscienza dei volti” implica l’educazione alla cittadinanza planetaria, al fine di assicurare la continuità delle azioni per ridurre lo spreco alimentare e mitigare il cambiamento climatico, educando alla solidarietà.